Esserci veramente è quanto basta
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La società nella quale viviamo impone ritmi frenetici spingendoci a credere di poter essere onniscienti e onnipresenti, ma inefficaci e frustrati.
Scarichi già prima di cominciare la giornata. Sballottolati da un’urgenza all’altra, tutte maledettamente importanti. Quanto ti è familiare questa sensazione?
Vivere di priorità, e non di urgenza, sembra essere la sfida più interessante.
Il coaching può aiutarti a trovare il ritmo giusto per la tua vita attraverso un metodo preciso e l’allineamento fra le varie sfere del tuo essere, finalmente in accordo fra di loro nel raggiungimento di obiettivi chiari e definiti.
Esserci veramente è quanto basta. Facile a dirsi, un po’ più complicato metterlo in pratica. Vediamo come fare.
Spingi l’interruttore giusto
Intensificare la presenza mentale nelle attività ordinarie della nostra giornata. Essere presenti, coscienti in ciò che si sta vivendo. Accendere la luce della consapevolezza.
Il coaching ti aiuta a spingere l’interruttore giusto. Illumina le tue stanze buie e ti aiuta a trovare la chiave del tuo io.
Siamo troppo complicati! Sempre in cerca di qualcos’altro, mai soddisfatti veramente, oscillanti fra lo stare a terra e l’esaltazione, schiavi dei nostri pensieri, in balia dell’istinto. La vita, in realtà, è profondità, spessore dei pensieri, densità dei comportamenti.
Il coaching è un sentiero interiore da percorrere per imparare a vivere veramente.
Per fare un viaggio profondo dentro se stessi, però, si deve avvertire l’urgenza di alzare la qualità delle proprie risposte alle domande che la vita ci presenta ogni giorno.
Nella vita “c’è tanto da riconoscere”. Le risposte sono dentro di noi ed un coach può aiutarti a capire quali domande porti per andare in profondità, dove si nasconde la tua verità.
Vivere con qualità è vivere l’attimo presente. Non si può vivere nel passato, né nel futuro. Accendere la luce della consapevolezza su questo tema è molto importante perché rendersi presenti alla ricchezza dei nostri istanti di vita significa vivere di più.
Per attivare questo assetto, la teoria non basta. Dobbiamo viverlo nella realtà, in prima persona. E il coaching può aiutarti.
Il coaching si muove nella dimensione del tempo presente. È un’attività liberatoria dai pensieri sul futuro – che tanto ci angoscia- e dal passato – che tanto ci fa soffrire. Il presente non è più importante del passato o del futuro, è solo più fragile ed è per questo che bisogna imparare a non lasciarlo sfuggire.
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