I 3 pilastri del coaching e le competenze ICF
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Il coaching è un potente metodo di sviluppo che si fonda su tre elementi caratterizzanti:
- relazione facilitante tra il coach e il cliente (chiamato anche coachee);
- sviluppo del potenziale del cliente;
- definizione di obiettivi concreti conseguiti tramite piani di azione autodeterminati.
La relazione facilitante
Come riportato nel manuale “L’essenza del Coaching” di Pannitti e Rossi, la relazione tra coach e coachee è alla base dell’intervento di coaching.
Nel coaching, la geometria efficace della relazione si presenta come:
- simmetrica nella interazione, perché il coach non è un consulente che dispensa consigli o un formatore che eroga informazioni e indica modi di agire, ma si pone alla pari rispetto al cliente in un processo, di scoperta e di costruzione di consapevolezza comune;
- complementare nei ruoli, ovvero ognuno dei due attori ha un ruolo specifico, che è distinto rispetto a quello dell’altro, e che peraltro va specificato sin dall’inizio attraverso il contratto firmato dalle parti;
- assimmetrica del contenuto, perché si parla esclusivamente del coachee e mai del coach, in quanto il focus nella relazione di coaching è sempre il cliente e mai il coach.
Sviluppo del potenziale del cliente
“Si deve guardare alle persone in termini di potenzialità, non di performance. Ed è proprio per questo motivo che molti sistemi di valutazione fanno acqua da tutte le parti. Alle persone si richiede di dare il meglio di sé costringendole però entro schemi e regole rigidi da cui hanno difficoltà a svincolarsi. Per far venire a galla il meglio dalle persone dobbiamo convincerci che esse sono in grado di esprimerlo”.
(Fonte: Coaching di John Whitmore).
Il movimento della Psicologia Positiva, nato negli anni novanta, definisce potenziale una qualità positiva del carattere che soddisfa determinati criteri fra i quali il più rilevante è quello di contribuire alla realizzazione di una vita felice per se e per gli altri e la sua espressione non danneggia o sminuisce gli altri.
Esistono 24 potenzialità personali e 6 virtù.
Uno dei compiti principali del coach è quello di aiutare il coachee a una piena consapevolezza di quali siano le sue potenzialità caratterizzanti distinguendole però dalle altre caratteristiche della sua personalità.
Ogni potenzialità una volta scoperta va verificata e allenata costantemente. L’allenamento rafforza il coachee nel cammino verso il raggiungimento dei propri obiettivi e del piano di azione che viene definito durante le sessioni di coaching.
Definizione di obiettivi concreti conseguiti tramite piani di azione autodeterminati
Lavorare per obiettivi, è sicuramente un pilastro fondamentale della sessione di coaching. L’obiettivo, infatti, favorisce l’impegno, il coinvolgimento della persona e al tempo stesso richiede al coachee di concretizzare i propri desideri.
Un obiettivo concreto che renda il futuro desiderato pragmatico, strutturabile e realizzabile attraverso un piano d’azione specifico, ovvero un obiettivo SMARTER permette di declinare in modo concreto gli obiettivi.
È uno strumento unico composto da sette aspetti di seguito indicati:
S: Specifico
- Definito
- Chiaro
- concreto
M: Misurabile
- misurato
- ripetibile
- monitorato
- reportizzato
A: Attuabile
- realistico
- raggiungibile
R: Rilevante
- importante
- utile
- funzionale
- stimolante
T: Temporale
- definito nella tempistica
E: Ecologico
- coerente con l’ambiente, l’identità e i valori personali
R: Registrato
- scritto responsabilmente
Per entrare ancora di più nello specifico, presento le competenze chiave, che dovrebbero appartenere ad ogni coach professionista, fornite a livello mondiale dalla International Coach Federation (ICF).
L’ICF è stata fondata nel 1995 ed è la principale organizzazione mondiale che si dedica alla diffusione della professione del Coaching e alla definizione delle linee guida e dei criteri distintivi che permettono a questa professione di evolvere mantenendo elevati gli standard di qualità.
Nell’ambito dell’esercizio della mia attività di coach professionista, ho sempre uno sguardo rivolto alle 11 competenze richieste dalla ICF.
Competenze chiave ICF
Le 11 competenze chiave del Coaching (Core Competencies), distinte in 4 macro-aree, sono state sviluppate per fornire una maggiore comprensione rispetto alle capacità ed agli approcci utilizzati nel Coaching secondo gli standard ICF.
A. Stabilire le basi
1. Ottemperare alle linee guida e agli standard professionali – 2. Stabilire l’accordo di coaching.
B. Co-creare la relazione
3. Stabilire fiducia e vicinanza con il cliente – 4. Presenza nel coaching.
C. Comunicare con efficacia
5. Ascolto attivo – 6. Domande potenti – 7. Comunicazione diretta.
D. Facilitare apprendimento e risultati
8. Creare consapevolezza – 9. Progettazione di azioni – 10. Pianificare e stabilire obiettivi –
11. Gestire i progressi e le responsabilità.
È fondamentale quindi per ogni coach rispettare queste linee guida fermo restando che ogni persona è unica e irripetibile e che ogni via percorsa sarà sempre diversa perché ogni persona è unica e irripetibile.
È proprio questa la certezza che deve abitare il cuore di ogni coach che deve con cura e metodo accompagnare il cliente durante il viaggio dove il volante è nelle mani del cliente ed il coach è li seduto al suo fianco e non può sapere dove questo ultimo lo condurrà, per quale via, in quale direzione.
Senza dubbio questo rimane l’aspetto più affascinante di questa professione.
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